Discipline della Ippon Academy *

  • Disciplina: Judo
  • Disciplina: Difesa Personale (MGA)
  • Disciplina: Ginnastica Acrobatica
  • Disciplina: Acrobatica Aerea
  • Disciplina: Preparazione Atletica

judo Jigoro Kano nacque il 28 ottobre 1860, in Mikage, oggi un quartiere a est della città di Kobe. Molto presto, egli ricevette una formazione rigorosa in cui le influenze occidentali si mescolano con gli insegnamenti tradizionali e orientali. Nel 1860, il padre di Kano, lavorava come alto funzionario del governo dello shogunato. Nel 1870, poco dopo la morte della moglie, decise di trasferirsi a Tokyo dove Jigoro seguì la formazione classica, e allo stesso tempo studiava inglese. Egli sviluppò una forte passione per la matematica e le lingue. Come un bambino, Kano ebbe una costituzione fragile, ma era molto dotato, ha studiò in compagnia dei compagni di classe, spesso anziani e fisicamente più forti di lui e fu più volte vittima di bullismo o preso in giro. Decise di studiare jujutsu, l’arte che aiuta il debole sconfiggere il forte. Riuscì finalmente a trovare uno dei vecchi maestri del jujutsu, Hachinosuke Fukuda. Dopo due anni di pratica diligente, fu stato scelto per partecipare alla manifestazione data in onore della visita a Tokyo del presidente degli Stati Uniti, generale Ulisse Grant. Alla morte di Fukuda, continuò la sua pratica sotto la direzione di Masatomo Iso. Nel 1881, anche Iso morì. Ed egli studiò il jujutsu della Scuola Kito con un altro esperto maestro di tiri, Iikubo Tsunetoshi. Si concentrò sulla dimensione spirituale. Il Koshiki No kata viene dalla scuola di Kito, in questo kata vengono illustrate le tecniche di combattimento in armatura. Questo kata è stato uno dei preferiti di Kano, che ha dimostrato questo kata davanti all'imperatore nel 1929. Nel 1882, mentre era studente all'Università Imperiale di Tokyo, Jigoro Kano creò una scuola privata di preparazione, Kano Juku, e una scuola di inglese. Nel mese di maggio, aprì la scuola del Kodokan 'scuola dove si studia la via’ in una stanza 12 tatami affittati a un monastero buddista a Tokyo. Pensò una nuova pratica, "judo". Suoi discepoli, nove studenti e amici, si trovarono in una piccola stanza di 20 m2. Essi impararono a lanciare, immobilizzare, costringendo l'avversario a difendersi da strangolamenti o leve al braccio. La novità non era nelle azioni tecniche, ma nel modo di realizzarle, e la finalità delle tecniche. Il numero di studenti aumentò rapidamente. Il dojo Kodokan fu spostato varie volte. Mentre il metodo di Kano fu adottato dalla polizia e dalla Marina Militare e introdotto in diverse scuole e università. Il metodo di Kano deriva dalle antiche forme di jujutsu che il fondatore del judo praticò o studiò , ma egli aveva scartato tutte le tecniche volte a uccidere o ferire . Queste regole divennero obbligatorie per il judoka . In tal modo, Kano ridusse il livello di violenza . Per gli stessi motivi, migliorò i modi a cadere . La filosofia di Kano si basa sul principio delle tre culture: l'acquisizione di conoscenze, di educazione morale e lo sviluppo del corpo attraverso la pratica di educazione fisica Egli spiegò il suo punto di vista affermando: ". Un corpo sano non è solo una precondizione per l'esistenza, ma la base di tutta

difesa personaleIl corso si basa sullo studio teorico e pratico di una selezione di tecniche e metodi di autodifesa tra i più efficaci. MGA e un metodo di autodifesa usato delle Forze dell’Ordine Militari. Le tecniche selezionate sono tra le più semplici, immediate ed intuitive, ottime per donne e uomini e ragazzi/e, che non hanno mai praticato nessun metodo di autodifesa e vogliono cominciare ad incrementare il proprio livello di sicurezza in situazioni di potenziale pericolo o semplicemente vogliono avvicinarsi alla disciplina marziale in modo pratico e poco impegnativo. Il corso affronterà sia la problematica psicologica e teorica del confronto fisico, sia la componente prettamente pratica e tecnica. Trattandosi di un corso base NON sono necessari prerequisiti tecnici ne fisici....

PROGRAMMA E DETTAGLI DEL CORSO:

  • Consigli preliminari sul comportamento di base in caso di situazioni potenzialmente pericolose inclusi gli aspetti legali.
  • Studio delle parti del corpo vulnerabili e dei metodi per sferrare colpi efficaci senza sprecare energie inutilmente per poi liberarsi e scappare.
  • Esercizi per prendere confidenza con il “contatto fisico”.
  • Liberarsi da prese alle braccia, al collo, bloccaggi anche a terra e situazioni di costrizione fisica tra le più frequenti.
  • Come proteggersi efficacemente e come reagire d’istinto controllando il panico.
  • Studio di tecniche di immobilizzazione e bloccaggio e delle leve principali su polso, gomito e spalla.
  • Come comportarsi se si finisce a terra, consigli teorici e pratici per fuggire via.
  • Esercizi pratici ed allenamento delle tecniche spiegate, in diversi contesti.
  • Basi della lotta in piedi e a terra, esempi pratici.
  • Ginnastica di riscaldamento e spazio per domande e problematiche.

ginnastica acrobaticaLa acrobatica, il Judo sono tra i migliori sport per sviluppare armonicamente tutti gli schemi motori e psicofisici dei giovani.
I migliori risultati si ottengono iniziando questa pratica sportiva l’anno precedente al raggiungimento dell’età scolare, quando il bambino gode ancora di una particolare condizione di elasticità articolare e, con un allenamento minimo, è ancora possibile migliorare la coordinazione dei movimenti.
I maggiori benefici che il bambino può trarre dalla pratica della ginnastica acrobatica sono lo sviluppo perfettamente simmetrico della muscolatura, totalmente messa in funzione durante ogni esercizio; il colpo d’occhio e la capacità di reazione; la capacità di coordinarsi nei movimenti; la possibilità di mantenere a lungo la perfetta flessibilità delle articolazioni, il Judo richiede una coordinazione neuromotoria che al di sotto di una certa età è poco sviluppata, inoltre necessita di una certa forza, che comincia a svilupparsi solo verso gli 8-9 anni, per poi completarsi negli anni successivi.
Sono sport utili sia ai bambini più timidi e insicuri perché infondono fiducia nelle proprie capacità, sia a quelli più vivaci perché insegnano a controllare la propria aggressività.

acrobatica aereaL'acrobatica aerea è una disciplina che discende da tradizione circense ed è eseguita su tessuti, trapezio o cerchio. Conosciamo bene la ginnastica acrobatica che è una disciplina in cui si eseguono figure acrobatiche a ritmo di musica; la variante circense è tutto questo, ma portato a un livello di difficoltà ancora più elevato perché l'atleta si esibisce sospeso nell'aria.
Oggi l'acrobatica aerea si svincola da questa tradizione e abbraccia una strada indipendente arricchendosi di tecniche e arti diverse. Essa rimane fedele agli attrezzi circensi ma punta all'armonia della danza che si fonde con la musica e al rigore atletico delle figure della ginnastica artistica e ritmica. La forza dell'acrobata si arricchisce della precisione soave della danza classica e del rigore del ginnastica. Chi pratica questa disciplina , compie figure acrobatiche a ritmo di musica, impara ad avere il controllo totale del proprio corpo in una dimensione che non gli appartiene per natura come quella aerea. Per chi guarda questo tipo di spettacoli, non c'è solo lo stupore e l'adrenalina, ora queste esibizioni sono emozionanti, fanno sognare! Le tipologie di esibizioni possono essere diverse, a seconda del tipo di danza o del bagaglio artistico del performer in questione. È un'arte in continua evoluzione perché contaminata dall'entusiasmo di artisti che vengono da rami diversi ma con la stessa voglia di volare.


preparazione atleticaIl judo è uno sport da combattimento, e come la maggior parte di questi sport gli atleti devono rientrare in determinate categorie di peso. Ciò sta a significare che oltre una preparazione improntata sul miglioramento delle prestazioni muscolari, circolatorie e respiratorie, bisogna lavorare anche sulla variazione di peso, cercando di raggiungere un equilibrio, per quanto corretto possibile, tra massa magra e massa grassa. Per esempio, due atleti del peso di 80kg con percentuali di massa magra diversa avranno prestazioni diverse, l'atleta con una massa magra superiore, ma dello stesso peso dello sfidante, avrà forza, esplosività e resistenza nettamente superiori. A parità di tecnica, l'atleta in questione sarà avvantaggiato, però se lo sfidante possiede una tecnica superiore allora i muscoli servono a ben poco, lo sfidante cercherà di sfruttare il suo peso derivante dalla massa grassa per utilizzarlo in determinate tecniche come zavorra di lancio. Questo concetto è valido solo se l'atleta con una massa magra inferiore avrà una padronanza tecnica superiore. Un'altra particolarità nella preparazione atletica a 360°, e che molti trascurano, è la preparazione psicologica; in molti dimenticano che il corpo ha un centro di controllo che è la mente, se la mente abbandona l'atleta per un solo attimo le sue potenzialità calano vertiginosamente. Le emozioni entrano nell'atleta come elementi di disturbo sottoforma di distrattori, in chiunque pratichi un'attività sportiva a livello agonistico l'autostima, il valore di sé, ma anche la paura di vincere (nikefobia) o la paura di perdere possono condizionarne fortemente l'attività. Per quanto riguarda la preparazione muscolare bisogna pianificare tutto l'allenamento in base alle date di gara e alla preparazione tecnica, in primis ad essere allenata è la forza massimale, dopodiché valutare attentamente in base alle caratteristiche tecniche dell'atleta, se bisogna aumentare più la forza resistenza piuttosto che la forza esplosiva o viceversa tenendo conto che sono inversamente proporzionali e cioè che all'aumentare dell'una diminuisce l'altra.Generalmente ogni atleta ha delle tecniche preferenziali che sente più sue e che riesce a far girare con estrema facilità, ma tenendo conto di un'atleta con conoscenze complete si cercherà di allenare più la forza resistente che quella esplosiva. In questo sport può capitare che il judoka dovrà combattere per tutta la durata dell'incontro, che per gli uomini è di 5 minuti mentre per le donne è 4 minuti. Combattendo per tutta la durata dell'incontro significa che non c'è stato nessun ko e nessun abbandono da parte dell'avversario, quindi si ha bisogno di una buona forza resistente che ci permetta di mantenere contrazioni isometriche alternate a cambi repentini, nonché esplosività nell'esecuzione tecnica tipo proiezioni. A questo punto possiamo dedurre che la preparazione ottimale per un judoka è allenare preventivamente la forza massimale (quindi non aumentando l'ipertrofia per non avere un aumento di peso se si è già a limite categoria), poi mantenere un corretto equilibrio tra forza esplosiva e forza resistente, mantenendo leggermente più elevata quest'ultima.

*Attenzione: Alcuni Teams della Ippon Academy propongono corsi solo per parte delle discipline qui sopra descritte.

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